sabato 20 ottobre 2007

“Spunto Romantico-Messico....continua”

Partendo dallo “Spunto Romantico” già citato e riprendendo il discorso sulle serenate mercenarie fatte dai Mariachi in piazza Garibaldi a Città del Messico, ecco a voi un gruppo Mariachi all’opera nella suddetta piazza e in un ristorante, utilizzati come sfondo dalla sottoscritta, un altro gruppo più elegantemente vestito, sempre musicalmente molto impegnato!
Già perché, se da un lato questa musica è allegra, vivace e dispone il morale all’ottimismo, in compenso te la trovi un po’ ovunque con effetto indigestione!

“continua….”



Sono stata in Messico 2 volte più o meno alla distanza di 10 anni, nella prima visitai solo questo paese, nella seconda andai anche in Guatemala.
Amo molto i paesi precolombiani e le loro civiltà, peccato che il popolo spagnolo, a suo tempo, abbia prodotto tanti guasti: ha distrutto tutto quello che ha potuto e, per di più, in nome di Colui che, molto probabilmente, non era per niente d’accordo! Ad ogni modo, il Messico la mia prima volta: mi piace molto questo paese, c’è molta cultura, molta natura e anche molto folklore, nonostante la povertà di molti dei suoi abitanti, trasmette ottimismo e allegria; là c’è sempre una festa, questa almeno è l’impressione che capta un turista come sono stata io. Comodi direte voi e invece no, molti altri paesi visitati dalla sottoscritta e nelle medesime condizioni non mi hanno dato per niente le stesse sensazioni, quindi anche in un viaggio relativamente breve e fatto in maniera “agevolata” ci si può fare un’idea abbastanza esatta della realtà. Il viaggio cui partecipai era organizzato dall’allora Sip ed era fatto per i dipendenti, i parenti e gli amici degli stessi, un maxi viaggio dove vedemmo quasi tutti i famosi siti archeologici e anche quelli più turistici, ci divertimmo moltissimo e dormimmo pochissimo! Il nostro mini gruppo nel gruppo era molto interessato e giovane.
Tra i siti archeologici la mia passione è Palenque, dove la vegetazione è tanto rigogliosa da impossessarsi delle strutture fino a quasi nasconderle. Amo particolarmente il connubio tra l’architettura prodotta dall’uomo e l’architettura prodotta dalla natura; per me, in definitiva, è la manifestazione di uno stesso intento Superiore.









Queste civiltà, a volte, avevano delle usanze e delle rappresentazioni artistiche che lasciano un po’ interdetti alcuni di noi, per quanto anche la nostra storia è piena di queste esternazioni che, d'altronde, nascevano da esigenze documentate storicamente: basti pensare al nostro MedioEvo. A me non disturbano, anzi, comperai molti gadgets di questo genere a suo tempo; forse possono essere di dubbio gusto, ma non possiamo sempre pensare al “Rinascimento Italiano”!